Nella mente di una persona decisa a vendere finalmente il suo immobile si accendono molti pensieri, una moltitudine di spie luminose al LED.
Tra i tanti, doversi preparare psicologicamente ad aprire le porte di casa a degli estranei.
Fare un bel respiro prima di ascoltare il resoconto della valutazione dell’immobile o di sedersi al tavolo delle trattative.
E poi, c’è la provvigione da corrispondere al mediatore.
Dove sta il problema in ciò?
Dopotutto, l’articolo 1748 del Codice Civile mette nero su bianco che una volta che l’operazione – la vendita della casa – è stata conclusa per effetto del suo intervento, l’agente immobiliare ha diritto a ricevere una provvigione, incarico scritto o no, in esclusiva o no.
Sottolineo l’ultima parte perché sul blog ho parlato anche dell’esclusiva al mediatore, e dei vantaggi per il venditore di un incarico scritto, dove tutto è regolamentato. Lo puoi leggere qui.
Ma torniamo alle provvigioni.
Sono da molti anni una Listing Agent, cioè una consulente di parte del venditore, e dato che per lavoro ascolto molte persone ogni giorno, penso di sapere in quale direzione vadano i pensieri di chi vende.
È alla ricerca dell’affare della vita e a mettergli i bastoni tra le ruote arriva un mediatore che chiede una provvigione troppo alta.
So che quando si tira fuori il tema del compenso le aspettative sono tante, ma voglio avvisarti che questo non sarà un articolo per spiegare come si calcolano le provvigioni e quando una provvigione è onesta oppure no.
Piuttosto, ho intenzione di parlare di un fraintendimento: ovvero, il cliente che confonde l’investimento con il costo.
L’illusione portata dai megasconti
Partiamo dal presupposto che quando ti propongono una provvigione “troppo bella per essere vera”, in realtà lo è.
Un agente che conquista il venditore con la tattica del megasconto di solito appartiene a una categoria: quella di chi punta a fare numero e quindi fa promesse incredibili per portare più gente possibile a bordo.
Ma cosa succede dopo che concedi l’incarico?
Molto semplice: bassa provvigione uguale tanto menefreghismo e meno tutela.
Quindi va bene tutto: va bene che le foto per la promozione della casa siano “fatte in casa”, senza nessuna cura al dettaglio orrende, va bene un acquirente Peter Pan che non offre garanzie concrete; va bene persino che lo stato di fatto della casa non sia conforme alla scheda catastale, anche se ciò rende nullo l’atto di vendita.
E se provi a lamentarti della bassa qualità del lavoro svolto, questo agente potrà sempre farti notare che l’hai ingaggiato tramite un megasconto.
Alla fine, la responsabilità di tutto ricade sulle tue spalle: e, purtroppo, il denaro necessario a riparare a certi danni (specie se burocratici e legali) spesso supera l’ammontare della provvigione.
Perciò, se qualcuno si definisce un/a professionista e poi svaluta il suo lavoro, chiediti perché lo fa. Perché non lo sta facendo per farti un favore.
I veri motivi dietro alla provvigione di un agente immobiliare
Lasciamo da parte un secondo l’aspetto economico. Perché scegliere un consulente per vendere casa?
Per due ragioni:
- perché non hai tempo e magari non hai voglia di pensare a tutto tu;
- contemporaneamente, vuoi qualcuno con un metodo comprovato che funzioni dieci volte meglio del tuo approccio fai-da-te.
Però pensiamoci: per diventare così abile, e così rapido, a vendere immobili nelle migliori condizioni, proattivo nei confronti degli imprevisti, bravo nelle relazioni, un consulente fatica per anni, investendo tempo e risorse e armandosi di disciplina.
Troppo romanzato, forse? Beh, i romanzi spesso raccontano la verità.
Capisci bene che un percorso così impegnativo non ha senso, se poi al professionista viene chiesto di lavorare gratis, come se fosse un hobby.
È in questo frangente che la provvigione diventa per te un costo: è il prezzo che paghi quando preferisci la gratificazione momentanea (il megasconto, appunto) alla serenità dell’avvenire.
È il momento di iniziare a vedere la provvigione al consulente immobiliare come un investimento per te e la tua famiglia.
Perché senz’altro avere un hobby è divertente, ma non sarà mai una garanzia di vendita fruttifera.
La vera convenienza è un mediatore incentivato a dare il massimo. Scegli il pacchetto alfa di TMRE per la vendita: risparmia tempo, stress e, sul lungo periodo, anche denaro.
Sono Maria Luisa Rotondo, contattami.