I costi dell’inesperienza
Ultimamente mi è capitato di scorrere sui social un post che metteva in relazione la competenza con i costi che ne derivano, paragonandola a quello che invece può generare l’imperizia anche a livello economico.
Nel campo immobiliare il rischio è sempre dietro l’angolo.
Il mercato del real estate sta prendendo una precisa direzione e sempre più persone si mostrano desiderose di investire sul bene “casa”, che la pandemia ha fatto riscoprire come luogo fondamentale dove sentirsi a proprio agio e dove poter vivere anche tempi più prolungati rispetto allo stile di vita a cui eravamo abituati.
Le ricerche annuali della Doxa evidenziano come si cerchino nuove soluzioni anche rispetto alla consulenza immobiliare.
La consulenza di parte si affaccia, dunque, come una proposta che sempre più persone ricercando e abbracciano per cavalcare un mercato più esigente e più complesso rispetto agli Anni Ottanta.
Non so se ti sei mai chiesto/a quanto alla fine ti costi un agente immobiliare improvvisato, oltre alle percentuali da agenzia su cui ti sei informato prima di rivolgerti a lui/lei.
Provo ad elencare alcuni aspetti:
- l’uso maldestro delle risorse a sua disposizione lo rendono meno produttivo
- può condizionare con una superficialità anche involontaria le scelte del cliente
- una scarsa conoscenza ed esperienza possono portare a sottovalutare o ignorare questioni anche di natura legale, che diventano un boomerang per il cliente
- concorre con il suo operato ad influire negativamente sulla soddisfazione finale di chi si rivolge a lui/lei
- non avere una formazione adeguata rispetto alla negoziazione diventa una lacuna molto seria se si vuole sostenere sino in fondo i propri clienti
Se tutto ciò non bastasse, vorrei focalizzare questa riflessione su un aspetto che ritengo determinante: l’esperienza.
Quanto conta in un settore come quello del real estate l’esperienza di chi per anni ha seguito l’evoluzione del mercato, ha continuato a formarsi, ad aggiornarsi, senza sosta?
Mi capita di fermarmi a riflettere su questo aspetto, perché in effetti sottolineare quasi come un vanto di avere oltre trent’anni di esperienza, non rende più vero (e concreto per chi legge) il concetto.
Tuttavia, quando mi interfaccio con il mio cliente come property finder o listing agent , mi accorgo che gli anni che ho accumulato sono un valore aggiunto assoluto per lui/lei.
Grazie a quello che ho costruito mi rendo conto di avere la capacità di “nasare” certe situazioni, di capire subito quando è il caso di abbandonare un’idea o di perseguirla.
Prova a pensare quanto potrebbe essere pericoloso affidarti a qualcuno che non compie le dovute e approfondite verifiche rispetto a possibili incapienze degli acquirenti o immobili soggetti a ipoteche pendenti.
Essere sul campo da tempo mi ha portato anche a conoscere realtà terze, professionisti, con cui ho collaborato e con cui si sono instaurati rapporti di fiducia, per cui diventa poi naturale oserei dire, che il mio cliente ne tragga benefici.
Approcciarsi oggi ad un progetto di compravendita significa saper risolvere problemi e non farli ricadere a cascata su altri.
L’esperienza mi porta a farmene carico ed a risolverli.
Prova, dunque, a fare un confronto e ti sarà evidente che l’esperienza avrà anche un suo costo, che, come possono testimoniare i miei clienti, va visto come investimento ed è sicuramente molto diverso da quanto incompetenza e amatorialità ti possono generare.
L’esperienza è un gioiello, e deve essere così, perché viene spesso comprata ad un prezzo infinito. (William Shakespeare)